Il Governo si prepara a intervenire contro l’emergenza caldo che in questi giorni mette in difficoltà diversi settori del paese. Ed in vista dell’emanazione di un decreto ad hoc convoca le parti sociali.
A differenza di qualsiasi altro settore, come giusto che sia, i miliari non possono sospendere le proprie attività. Ma la nostra specificità che comporta doveri non è ben contrappesata.
Compressione dei volumi organici, pochi investimenti e carenze infrastrutturali. Come si concretizzano queste mancanze, che denunciamo da tempo, per esempio nell’attuale dispositivo di “Strade Sicure”?
Gli effetti sembrano essere soprattutto in capo al personale ed al suo benessere psicofisico. Si concretizzano per esempio con il fatto, ormai norma, che per mancanza di unità di personale, bisogna rinunciare a parte del proprio riposo psicofisico per coprire turni non spettanti.
Inoltre, quello stesso riposo è pregiudicato, tra un turno e l’altro, dal fatto che la situazione infrastrutturale attuale non è equipaggiata per mantenere un microclima ideale atto allo scopo.
Vi è la quasi totale mancanza di risorse atte poter impiantare durante il servizio sistemi che permettano alleviare il caldo torrido di questi giorni.
Non è possibile aumentare ulteriormente le razioni e poter dare la possibilità di stabilire un incremento a regime delle stesse, al fine di avere tutti i giorni sali minerali e bevande energetiche dedicate allo scopo.
Parliamo di personale che svolge lo stesso servizio, ma che a seconda dell’uniforme è equipaggiato in modo diverso, alloggiato in modo diverso e per ultimo, ancora oggi, di fatto, remunerato in modo diverso.
È opportuno che la politica in primis trovi soluzioni idonee che permetta al nostro personale di svolgere in modo sereno il proprio servizio. Il SAM è mobilitato al fine di poter migliorare questa situazione ormai insostenibile.