Un vecchio saggio delegato della Rappresentanza qualche annetto fa parlava di “suole bucate ma anfibi lucidi”. Certo l’argomento non era proprio questo, ma la citazione calza comunque a pennello.
L’uniforme è quell’indumento indispensabile che ha una sua vita ed una sua usura e che deve necessariamente essere rinnovato, ma ciò non è sempre possibile, ed ormai sembra essere la normalità, quando normalità non è.
Ecco perché non possiamo che esprimere la nostra preoccupazione rispetto la disposizione attraverso la quale Comandi di vertice d’area si ritrovano “costretti” a notiziare sull’argomento i reparti dipendenti. Di fatto, costretti a spostare una coperta che di per se è già corta. Devono dare priorità di vestizione ad alcuni impegnati in determinate attività in luogo di altri. Un po’ come chiedere a un padre di famiglia di fare economia e scegliere quale figlio vestire, che in un contesto dove, data la specificità di un soldato, gli impegni DEVONO essere sempre onorati, è un compito arduo che non dovrebbe essere fatto “in economia“. Servono risorse, risorse che mancano e che non possono essere ulteriormente procrastinate.
“Mandiamo l’Esercito!“, “con le suole bucate ma gli anfibi lucidi”.
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