Il 24 ottobre, si è tenuto l’ottavo incontro presso il Dipartimento della Funzione Pubblica nell’ambito della procedura negoziale 2022/2024 del Comparto Difesa e Sicurezza.
Alla base delle trattative, il consolidamento delle risorse sulla componente fissa e continuativa e l’inizio della discussione sulla componente accessoria.
Di seguito le dichiarazioni di Antonino Duca, Segretario Generale del S.A.M., in una nota a conclusione dell’incontro:
“In premessa vogliamo stigmatizzare alcuni comportamenti che sembrano essere stati messi in atto durante recenti assemblee di alcune Associazioni Professionali a Carattere Sindacale Militare che, per la cronaca, sul tema risulta abbiano festeggiato all’anteprima della nota “circolare sui trasferimenti”. Durante queste assemblee pare che si sia gettato discredito sul Sindacato Autonomo dei Militari, e su altre associazioni, accusandoci di non voler partecipare a un presunto tavolo tecnico riguardante i trasferimenti, che, tra l’altro, fino a oggi non risulta in essere, come ci ha confermato l’Amministrazione in Funzione Pubblica.
100€ per un graduato
“Non possiamo che sottolineare l’importanza dell’ottenimento del massimo possibile sul fisso rispetto alle attuali risorse, con il parametro che sale a 195,50 punti, permettendo così di raggiungere i 100€ netti per il graduato.
Vogliamo evidenziare le misure previste dalla legge di bilancio, in particolare delle ulteriori risorse di 16,67 milioni di euro destinate ai trattamenti accessori alle Forze Armate, nell’ambito degli accordi negoziali relativi al triennio 2022-2024, a quelle già allocate e previste per il prossimo rinnovo contrattuale. Oltre a un ulteriore stanziamento, atto a bilanciare quello delle Forze Polozia, frutto dell’impegno del S.A.M. in collaborazione con la Rete Sindacale Militare, che sarà quanto prima definito in sede parlamentare.
Abbiamo inoltre ribadito che nella stessa legge di bilancio attendiamo misure di defiscalizzazione, come tra l’altro richiesto in ogni sede politica e non in questi anni.
Servono inoltre delle soluzioni efficaci in termini di volumi organici, atteso gli oneri in termini di uomini impiegati su Strade Sicure, oltre che risorse in infrastrutture che oggi sono carenti in termini di alloggi e servizi negli stessi.
Sulla tabella della componente economica accessoria: “bisogna ancora lavorare”.
“Riguardo la tabella sui trattamenti accessori, attualmente finanziati con il restante 10% delle risorse, abbiamo sollecitato una chiara e trasparente suddivisione delle risorse per ciascuna Forza Armata, al fine di garantire un bilanciamento nelle assegnazioni.
Pur apprezzando alcune misure tese a stabilire un’indennità per servizi notturni (cumulabile con altri istituti), ribadiamo che ancora c’è da lavorare, specialmente riguardo al CFG.
È necessario uno sforzo affinché si possa ricevere il giusto, anche attraverso l’utilizzo delle nuove risorse disponibili. È necessario arrivare allo straordinario pieno sui servizi armati.
Apprezziamo che, come richiesto dal S.A.M., vi sia l’adeguamento del contingente IEDD, al fine di riconoscere al personale escluso dall’indennità pur avendone di fatto diritto. Bene, inoltre, la risoluzione delle sperequazioni con gli artificieri di reparto. Tuttavia rivendichiamo molte questioni ancora da affrontare, relative a sperequazioni in termini di indennità specifiche accessorie a partire dai “comandanti di squadra”.”
Si fanno attendere risposte politiche.
“Il S.A.M. continua la sua missione senza populismo e senza promettere trasferimenti per accaparrare adesioni.
Attendiamo un incontro con chi ha la responsabilità politica delle scelte riguardanti il comparto. Servono risposte che il personale merita e che possano portare a risultati concreti per la valorizzazione della specificità militare.”