Riparte dal Senato della Repubblica il percorso della proposta di Legge concernente quello che sarà l’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, già approvata dalla Camera dei deputati.
Nella giornata di ieri, durante la discussione preliminare in 4° Commissione Difesa, non abbiamo potuto che notare l’intervento del Sen. Mininno, il quale ha di fatto espresso ciò che nella sostanza il SAM ha sempre sostenuto e continuerà a sostenere in qualsivoglia sede: in tema di esercizio del diritto di associazione sindacale per il personale militare bisogna partire con il modello e con i limiti imposti al Personale della Polizia di Stato. �
Continuiamo a ribadire che in questo momento storico il legislatore ha un’occasione irripetibile, un onere importante verso gli uomini e le donne che contribuiscono quotidianamente alla difesa ed alla sicurezza della nostra Patria, ha il dovere di fornire al personale uno strumento sindacale efficace ottemperante a pieno della sentenza della Corte Costituzionale nel rispetto dell’art. 39 della Costituzione e che sia un nuovo punto di partenza per una riforma sindacale di tutto il Comparto, proprio in virtù della specificità dello stesso determinata dall’art. 19 della legge 183/2010.
Se l’attuale A.S. 1893 dovesse trovare ampia approvazione anche in Senato, i militari si ritroverebbero, ancora una volta, una ingiustificata ed inaccettabile compressione dei diritti.
Il SAM chiede pertanto, sin da subito, di essere audito in Commissione per portare all’attenzione della stessa tutte le criticità presenti nel testo approvato alla Camera dei Deputati.